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SODALIZI TEMPORANEI

Artista

Calle Henzel, Erich Turroni, Verter Turroni

Data

8 – 13 Aprile 2025

Luogo

Milano

Nel corso della Milano Design Week 2025, Imperfettolab, celebra il primo anniversario del suo spazio espositivo situato sul Naviglio Grande: Imperfettogallery. Per l’occasione, propone una nuova programmazione dei suoi Sodalizi Temporanei, collaborazioni artistiche che combinano discipline e connettono linguaggi diversi tra loro. L’area espositiva del piano terra ospita i Sodalizi Temporanei in galleria. 

Qui, Imperfettogallery invita Henzel Studio a partecipare ad un dialogo tra i tappeti monumentali di Calle Henzel e le imponenti opere scultoree di Verter ed Erich Turroni, creando un ambiente denso di sinergia non convenzionale.  

Erich Turroni

Cesena, IT, 1976

II corpo e l’identità sono alla base della ricerca artistica di Erich Turroni. I suoi dipinti sono radiografie dell’essere, quasi a voler cogliere l’essenza dell’individuo, il suo interno, la sua fisiologia, l’inconscio.

“Nella pittura mi piace la possibilità di poter lavorare con trasparenze e per sovrapposizioni, creando immagini rarefatte e enigmatiche. Ciò che mi interessa è il segno che manca, il vuoto che sta dentro e attorno.” (Erich Turroni)

Cosmogonie

tecnica mista e poliestere su tavola
142x92 cm

Autoritratto senza barba

tecnica mista e poliestere su tavola

230x130 cm

Senza Titolo (Nervoso)

tecnica mista e poliestere su tavola
252x187 cm

Ritratto di bambina (senza)

carta, inchiostro su acetato
98x92 cm

Studi per tutta la distanza che resta

tecnica mista e poliestere su tavola
82x52 cm

Vortice

tecnica mista e poliestere su tavola
232x132 cm

Senza Titolo

Tecnica mista e poliestere su tavola
252x187 cm

Pneuma

gesso, resina, tubi di plastica
dimensione ambiente

Arcaico

vetroresina e legno

180x54x42 cm

Sinapsi#2

alluminio

Mantice

vetroresina, legno e tubo in polietilene
dimensione ambiente

Carsico

vetroresina e legno
180x92x80 cm

Tutta la distanza che resta

vetroresina

Verter Turroni

Cesena IT, 1965

Verter Turroni ci mette davanti a pezzi di un mondo senza orizzonte. Scarti che sono l’immagine rotta di ciò che era intero. Schegge di vetro esplosi. Fili di tessuto ormai sfilacciato. Sezioni di una totalità infranta. Tessere di un puzzle che non è più possibile ricomporre. Frammenti che attestano la fine di un universo, ma, insieme, rendono incombenti attimi di quello stesso universo, esibendo una grandezza mutilata. Turroni con i suoi assemblaggi e con le sue installazioni si situa in una posizione laterale rispetto alla realtà, per soffermarsi, prevalentemente, su indizi minimi. Ruba le tessere di un mosaico deflagrato. Apre crepe, per intravedere i contorni del vero, raccogliendo schegge private e memorie dissepolte. Rivela equilibri precari. Piuttosto che delineare grandi affreschi mette a fuoco alcuni fotogrammi, nasconde ogni riferimento, fino a raggiungere esiti addirittura astratti. Secondo un’idea di Benjamin compie una disinvolta rigenerazione. Nella partitura dell’opera, reintegra le rovine, le riscrive, le riscatta.

Arcaico

vetroresina
77x44x260 cm

Cave

vetroresina, tessuto, legno e metallo
193x81x81 cm

Logica binaria

vetroresina e metallo
120x45x130 cm

Ibrido II

vetroresina e metallo
129x44x57 cm

Ibrido I

vetroresina e metallo
129x44x57 cm

Camminare solo

vetroresina e terra
80x25x95 cm

Anatomico

vetroresina, legno e metallo
180x70x400 cm

Sedimenti

resina e pigmenti
Ø32x61 cm e Ø24x17 cm

Abisso

vetroresina e metallo
160x360x100 cm

Abisso

vetroresina e cinghie
230x360x100 cm

Limen

vetroresina e metallo
121x30 cm

Intuizioni

cemento e feltro su tavola
200x200 cm

Mappe

ossido di ferro su vetroresina
175x300 cm

Fratture

cemento e feltro su tavola

Botanico

ossido di ferro su vetroresina

Basso profondo

vetroresina e metallo
200x300x300 cm

Celeste

ossido di ferro su vetroresina
300x150 cm

Soffio

ossido di zinco su vetroresina
200x110cm

Solfureo

ossido di ferro su vetroresina
200x110cm